Il 24 Agosto 2016 il nostro Paese è ancora una volta colpito da un terremoto devastante con epicentro in Provincia di Rieti, ma anche in Abruzzo, che azzera cittadine e borghi. Amatrice, come altri paesini, è distrutta.
Ho pensato nel mio piccolo di dovere e poter fare qualcosa e ho organizzato una manifestazione musicale pro terremotati di Amatrice: "Noi, oltre le macerie". Ho trovato la location nel Polo Museale Atac all'Ostiense, messa generosamente a disposizione da Arene di Roma Associazione Culturale e dal direttore artistico di Caffè Letterario Roma, Architetto Vincenzo Pultrone ai quali va il mio speciale ringraziamento. Il palco è stato attrezzato per il live da Simone Santoro e dai suoi tecnici fonici e luci, ai quali anche va il nostro ringraziamento. Ma un immenso ringraziamento va soprattutto alle dodici bands che prontamente hanno risposto all'appello e si sono alternate sul palco, dalle 18 a mezzanotte. Alcuni strumenti sono stati messi a disposizione dagli amici Massimo Bandiera di Ghost Track Studio e da Renz Videodrome. Sullo sfondo la vista della piramide romana di Caio Cestio.
Ho immaginato questo pomeriggio-serata per ricavare un contributo per le popolazioni terremotate e in particolare, il mio pensiero va a quelle famiglie fuori dai borghi cittadini che piuttosto di abbandonare i loro animali (cavalli, mucche, maiali) sono rassegnati a svernare presso le loro ex abitazioni. Non potevo immaginare di poter pensare a un contributo per tutta l'immensa zona terremotata e ho focalizzato l'attenzione su uno dei luoghi in particolare, Amatrice.
Scrivo nella locandina dell'evento "Partecipate e condividete, perché… i Santi in paradiso stavolta siamo NOI!"
All'ingresso del Polo Museale un salvadanaio per raccogliere le donazioni di chi volesse farlo. Evento TOTALMENTE a beneficio dei terremotati. NULLA viene sottratto al ricavato complessivo, compreso il pagamento della Siae e delle spese vive del service, che sono a mio carico. In termini numerici non abbiamo raccolto tantissimo (circa duemila euro). So bene che l’importo di per sé è modesto, ma penso (e voglio citare il caro amico Danilo Lollobrigida) che “Il risultato economico è stato molto buono, considerato che l'offerta era libera, che l'area aveva una capienza contenuta, che non abbiamo pressato la gente per farli pagare e che c'erano tanti ragazzi molto giovani che potevano dare poco. Ma quasi tutti i presenti hanno versato un contributo, inclusi i turisti stranieri che sono entrati.”
Lo so che queste sono piccole cose, anche se fatte con un grande cuore e il Sindaco di Amatrice è troppo impegnato sul territorio, per andare ad arrecargli altro disturbo. Ho quindi effettuato per la somma totale un bonifico sul conto corrente che il Comune di Amatrice aveva subito aperto proprio per l’emergenza terremoto. Una goccia nel mare, ma una testimonianza di vicinanza e affetto.
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